Scadenze fiscali novembre – dicembre 2013, stress test per le imprese

Tutte le scadenze fiscali del momento: la Cgia di Mestre ha rilevato 28 adempimenti obbligatori per le imprese, tra iva, irap, ires, ecc. Il caso dell’imprenditore evasore per necessità che non è stato condannato
Nei mesi di novembre e dicembre del 2013 le imprese in Italia dovranno far fronte ad un vero e proprio ingorgo fiscale. Trattasi di quasi trenta adempimenti fiscali che, in tutto, porteranno complessivamente nelle casse degli Enti locali e dello Stato come minimo 76 miliardi di euro.
A fornire questa stima è stata la Cgia di Mestre che tra novembre e dicembre del 2013 ha contato ben 28 scadenze fiscali e contributive che le imprese saranno chiamate a rispettare altrimenti scatteranno le sanzioni e gli interessi che faranno lievitare gli importi da pagare. Già piegate dalla crisi economica, quindi, molte Pmi dovranno anche superare questo duro banco di prova tra versamenti, comunicazioni telematiche e presentazioni di modelli.
Sul totale di 76 miliardi di euro di tasse e contributi, è il versamento dell’Iva a rappresentare la fetta più ampia con ben 26,5 miliardi di euro. A precisarlo è stata proprio l’Associazione degli artigiani mestrina nell’aggiungere che a seguire c’è l’acconto sull’Ires per 16,9 miliardi di euro, e 11,6 miliardi di acconto Irap.
Intanto per quel che riguarda le tasse la crisi è un motivo per cui chi non paga non viene comunque condannato. Questo almeno è accaduto ad un imprenditore che a causa della crisi doveva versare all’Erario Iva per ben 180 mila euro, ma non lo ha fatto essendo la sua azienda in ginocchio e prossima al fallimento.
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