Pablo Neruda morto di cancro alla prostata

La causa della morte di Neruda non è stata l’avvelenamento, ma il tumore
Pablo Neruda non l’ha ucciso Pinochet con una iniezione letale, come dice la leggenda e la storia. E’ morto veramente di cancro alla prostata e nel suo corpo non c’era la minima traccia di veleno.
La salma è stata riesumata non molto tempo fa e sono state effettuate delle analisi approfondite sui campioni dei resti del povero poeta. Lo scrittore, premio Nobel per la Letteratura assegnatogli nel 1971, è deceduto due anni dopo in circostanze ancora da chiarire. Per 40 anni si è alimentata la leggenda del complotto ai suoi danni, in quanto non era ben visto dalla dittatura di Pinochet.
Il responsabile di Medicina Legale in Cile, ha specificato che non sono stati riscontrati agenti chimici o sostanze che possano avere un legame diretto o indiretto col decesso di Pablo Neruda. Come già specificato, l’8 aprile il Dipartimento di Giustizia Cileno ha ordinato la riesumazione per prelevare campioni da analizzare, con la speranza di trovare la verità. E sembra che gli esperti che ci siano riusciti: grazie alle moderne tecniche di analisi e a delle apparecchiature sofisticatissime, si sono riscontrate tracce di lesioni nello scheletro, riconducibili a un cancro. Forse proprio cancro alla prostata.
Pablo Neruda morì pochi giorni dopo il golpe militare in Cile, l’11 settembre 1973, e da allora è stata sparsa la voce dell’avvelenamento: il Partito Comunista cileno ha alimentato sempre queste voci, per evidenziare l’ipotesi di complotto ai danni del poeta, alimentata anche a delle testimonianze. Pablo Neruda fu curato all’ospedale di Santiago dopo che le sue condizioni si aggravarono. La leggenda vuole che fosse stato Michael Towney, un ex agente della CIA, a intrufolarsi all’ospedale e a spacciarsi per il Dr. Price, in modo da eseguire senza destare sospetti con una iniezione letale.
Il Governo quindi ha deciso di riesumare i resti, e sono stati analizzati da un team congiunto di esperti di medicina legale cileni e americani, i quali hanno tratto queste conclusioni.
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