Difende la sperimentazione sugli animali, insulti e auguri di morte su Facebook

Su Facebook una ragazza per aver difeso e ringraziato le cure mediche testate su animali è stata insultata e minacciata da animalisti estremisti che le hanno augurato la morte. La vita umana è meno importante di quella degli animali?

Il tema della sperimentazione sugli animali, quando si tratta di testare farmaci e cosmetici, è sempre piuttosto caldo e vede la contrapposizione di coloro che sono a favore, nel nome del progresso e di prodotti sempre più adatti agli uomini, e di coloro che sono assolutamente contrari all’utilizzo di altri esseri viventi, costretti a protocolli crudeli e dolorosi.

L’esempio più recente di questa “lotta” è quello che vede protagonista Caterina, giovane studentessa di veterinaria a Bologna, che su Facebook ha voluto ringraziare apertamente la sperimentazione sugli animali, grazie alla quale riesce a continuare a vivere, nonostante debba convivere con quattro malattie genetiche rare e sia stata dichiarata spacciata all’età di nove anni. Il suo post divulgato dalla pagina “A favore della sperimentazione animale” vede Caterina, con un respiratore sul viso, tenere un cartello che recita: “Io, Caterina S. ho 25 anni grazie alla vera ricerca, che include la sperimentazione animale. Senza la ricerca sarei morta a 9 anni. Mi avete regalato un futuro”.

Come spesso accade Facebook ha costituito una cassa di risonanza forte al messaggio della 25enne, scatenando anche la furia di molti estremisti. A fronte, infatti, di molte condivisioni e di circa 15.000 “like”, sono stati numerosi i messaggi di insulti pervenuti a Caterina, e fra questi sono parecchi coloro che si dispiacciono del fatto che la sua vita stia proseguendo a dispetto della morte di molti animali sacrificati alla sperimentazione.

Caterina, che in un video ha voluto rispondere ai pesanti attacchi subiti, si augura che Michela Brambilla, la Lav e il Partito animalista europeo si dissocino da questi estremisti, sorprendendosi dell’ingenuità di alcuni che non sanno che, allo stato attuale, ogni farmaco assunto è stato testato sugli animali.

Via: http://bologna.repubblica.it/

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