Il Pil cresce dello 0,1%, ma non si può parlare di ripresa

Pil italiano torna a crescere, ma non risolve i problemi delle famiglie
Nel quarto trimestre del 2013 il Pil italiano, con un +0,1%, è tornato a crescere a fronte però di una caduta su base annua che è stata dell’1,9%. Insomma, stando ai dati preliminari comunicati dall’Istat, c’è da essere se si vuole ottimisti ma non è tempo di esultare visto che in cinque anni di crisi l’Italia ha perso così tanta ricchezza ci vorranno di questo passo secoli per recuperarla.
E’ questa la posizione del Codacons che non prevede dall’inversione del Pil effetti tangibili sulla disoccupazione che continuerà purtroppo a rimanere alta.
L’Associazione al nuovo Governo il cui Premier sarà il Segretario del PD Renzi, salvo clamorose sorprese, caldeggia provvedimenti incisivi di riduzione delle tasse almeno a quel 50% di famiglie che con la crisi hanno addirittura tagliato anche le spese per i generi alimentari. E questo non può che avvenire attraverso una profonda riforma del sistema tributario.
Intanto in merito ai dati Istat la Federconsumatori allo stesso modo ha fatto presente come il dato Istat sul quarto trimestre sia tale che, in virtù di una crescita del Pil impercettibile, nessuno è autorizzato a parlare di ripresa visto che sarebbe non solo prematuro, ma anche ridicolo.
Inoltre le dimissioni di Enrico Letta lasciano in sospeso dei decreti che devono essere approvati entro i termini, per la conversione in Legge, pena la decadenza. In accordo con quanto reso noto dalla Cgia di Mestre, tra questi decreti ci sono il Destinazione Italia, il cosiddetto Salva Roma-bis ed il MilleProroghe da convertire in legge entro e non oltre il 28 febbraio del 2014.
loading...