Prestiti banche, poco credito per famiglie ed imprese femminili

Prestiti per le imprese femminili sempre più difficili
Per le donne fare impresa in Italia continua ad essere tutt’altro che facile specie se si ha bisogno di accedere al credito attraverso il canale bancario. Le condizioni generali del credito, stando ai dati rilevati nell’ultimo trimestre del 2013, sono infatti peggiorate nel nostro Paese per le imprese in rosa del terziario.
Questo è quanto emerso, tra l’altro, dall’Osservatorio sul Credito della Confcommercio sulle imprese femminili che conferma come siano persistenti le difficoltà di accesso ai prestiti bancari. Nel dettaglio, il 7,4% delle imprese femminili ha chiesto credito in banca nel quarto trimestre dello scorso anno, ma in sei casi su dieci l’istruttoria è stata respinta oppure gli importi approvati dalla banca si sono attestati su un livello inferiore alle richieste iniziali delle imprenditrici.
E sebbene le imprese femminili, rispetto al totale delle Pmi del terziario, abbiano una percezione che è meno negativa sull’andamento generale dell’economia, nel rapporto di una su tre hanno comunque ridotto il personale per ragioni legate alle difficoltà nell’accesso al credito, ma anche a causa della flessione dei ricavi che persiste per quasi sei imprese in rosa su dieci che sono state interpellate.
Le difficoltà sul credito persistono inoltre anche a carico dei privati visto che, stando alle rilevazioni del Crif relative al mese di aprile del 2014, la domanda di prestiti da parte delle famiglie è scesa anno su anno del 9,6%. Trattasi della flessione su base annua più ampia dall’inizio del 2014.
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