Vacanze in Israele, difficile disdire senza penali

Guerra nella striscia di Gaza, come annullare le vacanze in Israele. La denuncia del Codacons
Dopo l’inasprimento del conflitto nella striscia di Gaza, i turisti italiani stanno lamentando non poche difficoltà a disdire i pacchetti vacanza acquistati con destinazione Israele. A denunciarlo è il Codacons nel chiedere apertamente alla Farnesina di prendere posizione sconsigliando da subito i viaggi in Israele.
In questo modo i turisti possono annullare le vacanze in Israele senza penali rispetto invece alla situazione attuale che vede i tour operator fare ostruzionismo. In particolare, non sono solo i tour operator a fare resistenza sulle disdette, ma anche le compagnie aeree e le agenzie di viaggi.
Sul sito ‘Viaggiare Sicuri‘ la Farnesina, infatti, per il momento non sconsiglia completamente i viaggi in Israele, raccomandando solo di non recarsi nella Striscia di Gaza. Si consiglia nello specifico di non recarsi nelle città che si trovano nel raggio di quaranta chilometri dalla Striscia di Gaza includendo anche le città di Netivot, Kiryat Hamalachi, Sderot, Ashdod, Ashkelon e Beer Sheva.
E per chi comunque non vuole rinunciare alle vacanze in Israele, la raccomandazione è quella di effettuare la registrazione online del viaggio dal sito ‘Dove Siamo nel Mondo‘. Trattasi di un servizio che, messo a disposizione dal Ministero degli Affari Esteri, è con adesione volontaria in modo tale che, in caso di emergenze gravi di ogni tipo, l’Unità di Crisi possa attivarsi nel rintracciare gli italiani all’estero. Il Ministero degli Affari Esteri ricorda in ogni caso che l’adesione al servizio non può essere considerata come una prova del possesso della cittadinanza italiana.
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