Come effettuare facilmente l’analisi di una opera d’arte

Il terrore degli studenti un po’ svogliati e poco amanti dell’arte, ossia “leggere” un quadro o una scultura. Ecco i passaggi per analizzare al meglio le opere d’arte…e prendere un bel voto!
Molti studenti si trovano in grande difficoltà ad effettuare analisi di opere d’arte. Per analizzare, o leggere che dir si voglia, un’opera d’arte, bisogna tenere conto di tre importanti aspetti: i dati dell’opera, saper descrivere il soggetto e saper analizzare gli elementi del linguaggio visivo.
Per dati dell’opera si intendono tutti i dati basilari di un dato quadro, scultura o altra opera d’arte.
In primis, l’autore dell’opera, il quale può essere certo, ipotizzato dagli esperti, oppure sconosciuto. Dopo l’autore, bisogna collocare l’opera in un dato periodo storico e quindi è importante la datazione, ossia l’anno esatto oppure il secolo.
Altro elemento facente parte dei dati di un’opera è la tecnica usata. Nell’ambito pittorico, le tecniche usate sono l’affresco, la tempera, la pittura ad olio, il mosaico, l’incisione, il pastello; se si sono impiegate più tecniche, si parla di tecniche miste. Sempre nel caso della pittura, bisogna sempre definire il supporto utilizzato, che può essere tela, tavola, tavola intelata, ecc. Un esempio: olio su tela.
Per quanto riguarda la scultura, le principali tecniche sono scultura in marmo, in pietra, in legno, scultura bronzea, argilla modellata.
Dopo la tecnica, bisogna specificare sempre le dimensioni: per la pittura, specificare l’altezza e la lunghezza, mentre per la scultura basta solo l’altezza. E’ un dato che deve essere sempre preciso, quindi va imparato a memoria.
Ultimi, ma forse i più importanti, la committenza e la collocazione. La committenza è chi ha commissionato l’opera d’arte, che di solito è religiosa (spesso un Papa) ma anche privata (i Signori, un imperatore, un re, ecc); se si sa, è bene anche dichiarare la motivazione (auto-celebrativa, in caso di opere scultoree, per la tomba di un Papa o di un Signore, ecc). La collocazione è il luogo dove è custodita in questo momento, ossia una chiesa, un palazzo, un museo.
Dopo aver analizzato i dati dell’opera, è necessario passare alla descrizione del soggetto.
Si indica sempre il titolo completo dell’opera e si deve definire il genere, ossia il tema trattato. I generi principali sono arte sacra, natura morta, paesaggio, scene di vita quotidiana, temi allegorici, temi mitologici, ritratto, autoritratto e tema simbolico.
Finito ciò, si passa agli elementi presenti nell’opera.
Se si tratta di opera pittorica o a rilievo, si deve descrivere cosa si vede, ossia gli oggetti, le figure umane, l’arredo; in scultura le caratteristiche fisiche del personaggio scolpito.
Ultimo punto, l’analisi degli elementi del linguaggio visivo, ossia le caratteristiche che rendono l’opera unica. Per la pittura, la presenza di addensamenti o rarefazioni di punti per il chiaroscuro, il segno del pittore, ossia il tipo di “pennellata”, anche se gli artisti hanno usato vari strumenti nel corso dei secoli, le caratteristiche del colore, la presenza di prospettiva e contrasti cromatici per definire lo spazio e il volume del dipinto. Infine, si confrontano tra loro tutti gli elementi visivi della composizione.
Sia per la scultura che per la pittura è utile conoscere la corrente artistica che ha portato alla realizzazione dell’opera da analizzare, in modo da far capire perché la stessa è importante. In scultura ci si soffermerà sulla presenza e sul significato dei vari elementi e l’iterazione tra di loro, se presente, e sulle caratteristiche dell’opera.
I dati dell’opera, saper descrivere il soggetto e saper analizzare gli elementi del linguaggio visivo devono mantenere questo ordine preciso, mentre i loro sotto aspetti possono essere elencati a proprio piacimento, anche in base all’opera analizzata, in quanto tanti aspetti possono coincidere.
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