I giovani hanno sfiducia nell’Italia e vogliono emigrare per trovare lavoro

Italia Paese fermo, la maggioranza dei giovani pronta a lavorare all’estero. Le analisi di Coldiretti e ConfCommercio
Con il cosiddetto Jobs Act il Governo Renzi punta a riformare il mercato del lavoro. Ma basteranno nuove leggi per uscire dalla crisi occupazionale? E’ chiaramente ancora presto per dirlo, ma ad oggi il 19% dei giovani considera l’Italia un Paese fermo e quindi, potendo, è pronto a cercare opportunità di lavoro all’estero.
Questo è quanto emerso, tra l’altro, da un’analisi Coldiretti-Ixé che rivela come la maggioranza dei giovani, il 51%, per lavorare sia disposta ad emigrare. E se il 19% dei giovani ritiene che l’Italia sia un Paese fermo, il 18% vede nell’elevata pressione fiscale la causa delle scarse opportunità di lavoro con a ruota il 17% che invece punta il dito sul fatto che nel nostro Paese c’è mancanza di meritocrazia.
Con una percentuale pari a ben il 59% sono i giovani di 18-19 anni che manifestano maggiormente la volonta di emigrare per trovare lavoro, ma molto alta e pari al 57% è anche la percentuale tra i maschi sotto i 35 anni. Percentuale che comunque si mantiene alta al salire del grado di istruzione.
L’assenza di opportunità di lavoro è strettamente legata anche al fatto che in Italia la maggioranza delle piccole e medie imprese, specie nelle Regioni del Mezzogiorno, non è in grado di investire e spesso non riesce neanche a coprire il fabbisogno finanziario corrente a causa delle difficoltà nell’accesso al credito. In merito un recente Rapporto della Confcommercio rivela come al Sud il credito arrivi con il contagocce e, quando arriva, con tassi di interesse più alti rispetto al credito erogato nel Nord Italia.
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