Morte di Rosa Falco a Gaeta, pena sospesa per l’autista del furgone che la uccise

Con un furgone di Acqualatina sbandò, investì e uccise una ragazza a pochi metri dalla spiaggia di Sant’Agostino, a Gaeta. Ieri la sentenza: 1 anno e 8 mesi. Pena sospesa.
Altro che omicidio stradale. Altro che ergastolo della patente. Patteggiamento, 20 mesi di reclusione, pena sospesa. Con queste poche parole termina la vicenda giudiziaria che segui l’incidente del 10 agosto 2013, in cui perse la vita Rosa Falco, di Parete, in provincia di Caserta (foto a fianco).
Una sentenza destinata a creare scalpore e rabbia, soprattutto per i parenti della vittima. L’autista del furgone di AcquaLatina, Roberto Antonio Martinelli, è già in liberta nonostante abbia falciato la vita di una ragazza. A sentenziare la pena così esigua, un anno e otto mesi di reclusione, frutto del patteggiamento di Martinelli, è stato il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Guido Marcelli.
Quel 10 agosto di un anno fa Rosa Falco era ferma sul marciapiede, insieme al fidanzato Antonio Erario. Dovevano attraversare la strada, in località Sant’agostino, vicino l’omonima spiaggia, a Gaeta. Lì, in quel tratto della Flacca, ci sono numerosi attraversamenti pedonali, e il limite è di 60 km/h, ma molti non lo rispettano, a scapito dei numerosi pedoni che vanno e tornano dalla spiaggia.
Destino volle che proprio in quel momento sopraggiungeva il Ford Transit di Acqualatina condotto dal Martinelli. Sbandata e investimento. Rosa Falco sarebbe morta venti minuti dopo. Antonio Erario si riusci a salvare, ma subì lesioni gravissime.
Per Martinelli scattò subito l’accusa di omicidio colposo. Ieri la sentenza definitiva, dopo il patteggiamento del conducente del furgone – killer.
fonti:
http://www.latinatoday.it/cronaca/incidente-stradale-morte-rosa-falco-processo.html
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