Quali sono i libri più censurati

Libri censurati: i divieti, sanzioni e altre vicende che non hanno agevolato dei libri famosi, censurati anche in tempi non sospetti e in luoghi dove vige libertà di espressione.
Un libro fa sempre discutere, nel bene e nel male. Sia per le questioni affrontate che per il linguaggio utilizzato, molti volumi hanno dovuto affrontare l’implacabile scure della censura, uan sorta di tribunale che dettava morale, legalità e conservazione dei valori sacri delle varie epoche. A pensarci ora verrebbe da ridere, ma basta pensare al Medioevo, dove vigeva una repressione terribile sia dal punto di vista religioso che culturale, oppure nelle varie dittature, dove la libertà di espressione è considerata pari a un reato grave. Ecco perché alcuni scritti sono stati censurati e addirittura dimenticati, finché qualche regista non ha trovato il libro e voluto farne un film.
Il primo volume più censurato è Lolita, di Vladimir Nabokov. Dopo che ne 1955 il direttore del Sunday Express lo definì come il libro più sporco e scabroso del mondo, il Ministero degli Interni italiano fece sequestrare tutte le copie perché era considerato pornografico. I cugini francesi invece lo hanno censurato l’anno successivo, mentre negli Stati Uniti era disponibile.
La metamorfosi di Frank Kafka e tute le opere dell’autore furono proibite durante il Nazismo, durante la dittatura sovietica e in Cecoslovacchia. L’ultima censura è dovuta alla lingua, in quanto l’autore si rifiutava categoricamente di scrivere in lingua ceca, ma utilizzava solo il tedesco.
American Psycho di Brett Easton Ellis è stato ritenuto non idoneo per i minori e proibito, inoltre nel 1991 in Germania si limitarono addirittura le vendite. In Canada e nel Queensland è stato liberalizzato da poco, in quanto prima era addirittura vietata la vendita.
Nella comunità islamica ce ne sono di volumi vietati, ma questo è in cima alla lista nera. I versi satanici di Salman Rushdie è stato considerato blasfemo e l’autore ha ricevuto minacce vere e proprie, inoltre in Venezuela se si legge si rischia fino a 15 mesi di carcere. In Giappone si paga uan multa se si vende l’edizione in lingua inglese, mentre gli USA, di solito libertini, si sono dovuti arrendere: alcune librerie si rifiutano di vendere l’opera causa minacce.
Un esempio di opera che ha avuto sostegno dai letterati, Furore di John Steinbeck fu vietato negli USA e bruciato nelle piazze. La gente è rimasta letteralmente scioccata dalla descrizione delle fasce meno abbienti della popolazione.
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