Integratori alimentari, servono o no? Ecco tutto quello che occorre sapere



Non si ferma l’acquisto degli integratori alimentari, alleati di benessere. Sempre più italiani sono in cerca di pillole che comprendono aminoacidi, minerali, vitamine e altre sostanze, ma ne abbiamo davvero bisogno o sono superflui?

integratori alimentariGli italiani risparmiano sul mangiare, ma non risparmiano sugli integratori alimentari. Farmacie, parafarmacie e supermercati sono piene zeppe di gente che cerca vitamine e minerali, oppure alcuni integratori con altri elementi che possono aiutare l’organismo.

E’ il risultato dell’ultima indagine di Ims Health, in cui elenca anche le varie marche di integratori alimentari che si sono maggiormente diffuse nel nostro paese.

Non importa se il prezzo sia alto, medio o basso, i dati dimostrano che anche se una scatola costa sopra i 15 Euro, la gente la compra perché convinta che gli integratori servono.

Gli integratori sportivi, i probiotici e quelli dedicati al settore ginecologico sono i più acquistati, seguono gli integratori a base di ferro, quelli anti colesterolo, e i lassativi.

Secondo un rapporto recente redatto da Federfarma, l’uso degli integratori multivitaminici e salini è passato dal 10% al 20%, perché, diciamocelo, tutti noi vogliamo prenderci cura di noi stessi. Sentirsi in forma e cercare di recuperare le energie quando si è spossati e affaticati causa lavoro e stress sono le ragioni basilari di questa scelta. Ma quali integratori possono essere veramente utili? Intanto, bisogna distinguere i vari elementi contenuti in essi.

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Vitamina C: presente negli agrumi e nel kiwi, ma pure in verdure quali peperoni e cavolfiore. I bambini fino ai 10 anni devono assumerne fino a 70 mg, mente per gli adulti, è 105 mg al giorno per gli uomini e 70 mg per le donne. Chiamato acido ascorbico, è instabile: se si assume con frutta e verdura, bisogna seguire alcune accortezze come consumare il tutto subito, specie se si tratta di spremute e centrifugati, evitare di togliere la buccia se possibile e cuocere le verdure al vapore invece di bollirle. E’ la vitamina che “cura il raffreddore”, o meglio, aiuta ad alleviarne i sintomi, e ha un ruolo nella produzione del collagene. Aiuterebbe a controllare le allergie. Le compresse hanno senso se si presentano carenze importanti.

Vedi anche: dieta mediterranea povera di vitamine. Ecco quelle che vanno assunte di più

Vitamine del gruppo B, ossia acido folico, piriossina, ecc. Sono trovabili in tutti gli alimenti di origine animale, latte  uova compresi. L’acido folico viene somministrato alle donne in attesa o a chi progetta la gravidanza, per prevenire malformazioni, mentre la piriossina, o B9, aiuterebbe a contrastare problemi cardiovascolari e infarti.

Vitamina D, la vitamina delle ossa. L’80% della popolazione è carente, specie in inverno, perché viene sintetizzata dall’organismo mediante i raggi ultravioletti. Per questo, sotto controllo medico, meglio integrare le riserve, oppure, consumare più aringa, salmone, uova e olio di fegato di merluzzo.

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