Rivalutazione pensioni e Tfr in busta paga, la posizione di Rete Imprese Italia

Adeguamento pensioni e trattamento di fine rapporto in busta paga, i giudizi di Rete Imprese Italia

E’ positivo il giudizio espresso da Rete Imprese Italia sulla recente decisione del Governo in materia di rivalutazione delle pensioni. Questo dopo che la Corte Costituzionale ha bocciato la Riforma Fornero varata ai tempi del Governo presieduto dal senatore a vita Mario Monti.

In particolare Rete Imprese Italia, in un’audizione alla Camera dei Deputati, ha apprezzato la decisione del Governo Renzi di rivalutare le pensioni medio/basse e non la totalità dei trattamenti previdenziali evitando di conseguenza il rischio di un’apertura in sede Ue di una procedura per deficit eccessivo a carico del nostro Paese.

In accordo con quanto riportato dal sito Internet della Confcommercio, Rete Imprese Italia ha espresso parere favorevole anche su altre due misure contenute nel Dl 65/15 recante disposizioni in materia di pensioni, di ammortizzatori sociali e di garanzie Tfr. Trattasi, nello specifico, del rifinanziamento dei contratti di solidarietà di tipo B e dell’ulteriore stanziamento, pari ad 1 miliardo di euro, per la cassa integrazione in deroga.

Contraria è invece Rete Imprese Italia al Tfr in busta paga per due ragioni rappresentate da un lato dal rischio liquidità a carico delle Pmi, e dall’altro dai costi visto che l’anticipo del trattamento di fine rapporto è soggetto alla tassazione ordinaria.

Non a caso, almeno per ora, la misura relativa all’anticipo del trattamento di fine rapporto in busta paga si è rivelata un vero flop visto che, in accordo con quanto rilevato dall’Osservatorio di Fondazione studi dei Consulenti del lavoro, su un campione di 1 milione di lavoratori solo lo 0,0567% ha esercitato tale scelta.

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