Selfie pericolosi: arrivano i primi divieti
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Selfie pericolosi e forse mortali. In alcune città arrivano le zone in cui è vietato scattarsi selfie.
Si può morire per un selfie? Per colpa della mania dilagante dello scatto perfetto può succedere di tutto. Alla ricerca del selfie più ad effetto si può arrivare a farsi molto male. E’ già successo e succederà ancora. Consce di questo nuovo allarmante trend le autorità di alcuni Paesi stanno correndo ai ripari, determinando le zone più pericolose e trasformandole in “no selfie zones” per così dire.
La notizia che più ha avuto eco è stata quella riguardante la decisione presa a Mumbai di stabilire ben 16 zone in cui sarà vietato scattarsi selfie.
La multa per chi deciderà di farsi beffe del divieto è stata stabilita a quota 1200 rupie, pari a circa 16 euro. Non sarà necessario lo scatto per vedersi multare, ma la classica posizione da autoscatto sarà già ritenuta passibile di multa. Il divieto in ultima analisi è semplicemente un tentativo delle autorità di salvaguardare l’incolumità fisica dei “selfiesti” accaniti. Alcune delle zone vietate difatti risultano particolarmente pericolose trovandosi sulla costa e prive di protezioni.
Nel 2014, a livello mondiale, 49 incidenti gravi sono stati attribuiti ad un seflie estremo. Di questi 49 incidenti, 19 sono avvenuti proprio a Mumbai.
Il 2016 non sembra andare meglio, con un incidente mortale già registrato a Bhiwandi, dove due giovani sono annegati per colpa di un selfie. Provvedimenti diversi ma con obiettivi simili (tutelare la sicurezza dei cittadini) sono già stati adottati in Russia e Cina.
Anche se in Italia non sono state costituite “no selfie zones”, è comunque consigliato usare cautela quando ci si fa un autoscatto. A volte non serve un cartello, basterebbe un briciolo di buon senso.
via: http://edition.cnn.com/2016/02/25/travel/mumbai-india-no-selfie-zones/
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